il Giorno Dopo

14/12
il commento alla 15^ giornata di Gianpiero Sabato
 
Effetto Champions League.
E’ difficile capire se si tratta di pura coincidenza oppure se la giornata sia l’effetto della causa degli impegni internazionali, fatto sta che le quattro squadre che erano reduci dalle gare di Champions hanno raccolto la miseria di 1 punto.
Ad ottenerlo è l’Inter, anche se l’avversario, l’Atalanta terz’ultima in classifica, non era proprio dei più insidiosi.
Altre volte erano stati sottolineati i meriti di Sneijder nei successi dei nerazzurri, stavolta, invece, bisogna dire che l’olandese ha favorito il pari dei bergamaschi lasciando i suoi compagni in 10 al 20’ del secondo tempo.
Peggio dell’Inter fanno le altre “tre sorelle”, tutte sconfitte!
La Juve prosegue il suo periodo no inanellando a Bari (3-1) la terza sconfitta in quattro partite, il Milan interrompe la sua lunga serie positiva (era la più lunga del campionato) perdendo in casa contro un ottimo Palermo e la Fiorentina, pur andando in vantaggio, non resiste al ritorno del Chievo, una delle squadre del nostro torneo che corre di più.
In mezzo a questa penuria, continua la sua marcia trionfale il Parma di Guidolin, che batte in rimonta il Bologna, consolida il suo quarto posto ed accorcia le distanze dalle battistrada.
Alle spalle degli emiliani la grande ammucchiata: dopo il pari a reti bianche del posticipo domenicale tra Samp e Roma (ottima la prestazione dei giallorossi), si è determinata una classifica abbastanza inconsueta. Ben 9 squadre (praticamente metà della nostra serie A) sono racchiuse nello spazio risicato di soli due punti (dai 25 di Samp e Roma ai 23 di Cagliari e Palermo).
Tra di esse c’è da fare i complimenti, soprattutto, al Bari ed al Chievo, appaiate a quota 24.
In coda c’è una novità: il Siena di Malesani, sfruttando al meglio le due gare casalinghe, non è più ultimo in classifica; ora il cerino è in mano al Catania, che, dopo Siena, perde un altro scontro diretto (stavolta in casa) contro il Livorno.
Le sconfitta del Bologna, le vittorie di Siena e Livorno ed il pari dell’Atalanta (preziosissimo) hanno accorciato di molto la classifica anche nella zona calda.
Se la Lazio tira un sospiro di sollievo, l’Udinese continua la sua caduta libera: Marino ha le ore contate, e già si parla di un ritorno di Zaccheroni alla corte di Pozzo.
Staremo a vedere.


le pagelle del Doc  su Milan-Palermo
DIDA 5,5 Non ha colpe clamorose sui gol, ma certamente non si danna troppo per evitarli.
ZAMBROTTA 5 Non si capisce dove fosse in occasione del secondo gol rosanero, quando Antonini si trova a fare il terzino dal lato opposto a quello di sua competenza. In difesa regna la confusione, e questo è un chiaro esempio: in un momento, a metà circa del secondo tempo, si vedevano in linea Nesta a destra, Ambrosini-Favalli centrali e Seedorf a sinistra. Detto questo, detto tutto...
NESTA 5 E' dalla partita perfetta col Chievo che non è più sui precedenti livelli di eccellenza, resta da capire perchè. La sosta natalizia farà bene soprattutto a lui.
FAVALLI (PEGGIORE) 5 Sempre affidabile nella scorsa stagione, al di là dei pregiudizi che da sempre lo accompagnano, stavolta mostra tutti i suoi anni. Forse avrebbe fatto meglio a chiudere in bellezza a maggio, come Capitan Maldini.
ANTONINI 5,5 E' vero, è lui forse l'anello debole della difesa, ma (insieme a Ronaldinho) è l'unico che sembra aver voglia di giocare; i compagni sembrano aspettare annoiati il fischio finale per buttarsi nello shopping natalizio.
AMBROSINI 5 A essere cattivi si potrebbe dire che stavolta lo squaraus lo ha fatto venire agli spettatori.. ma sarebbe troppo. Tuttavia è bene rifornirlo di sali minerali prima della trasferta a Firenze.
PIRLO 5 Capro espiatorio di tutti i mali del Milan, soprattutto per il modo in cui si è fatto saltare in area sul 2-0, in realtà fa una partita mediocre, come mediocre è quella dei compagni: il problema è che ci si ostina a non capire (pregiudizio, vedi Favalli) che se Pirlo non è in giornata di suo, e i compagni lo sono ancor meno, chi può farne le spese se non chi dovrebbe far girare la squadra? Dubito che lo stesso Xavi ieri avrebbe fatto molto di più.
SEEDORF 5,5 Encomiabili alcuni rientri sulla linea dei 4 difensori, ma la prestazione complessiva è in linea con quella dei compagni.
ABATE 5,5 Sarà mica colpa sua se la panchina corta del Milan lo costringe a giocare da punta esterna? Sarebbe stato meglio lo schieramento di Varese, con Borriello largo e Huntelaar o Inzaghi in mezzo.
RONALDINHO 7 (MIGLIORE) Leader di questo Milan annoiato e snervante, fa di tutto per scuotere i compagni dall'apatia: in pratica tutte le nostre palle gol vengono da sue illuminazioni, a volte geniali.
BORRIELLO 5,5 Sembrava l'Amauri di Bari, sempre un centimento in ritardo su tutti i palloni da buttare dentro.
PATO 5 Vedi Pirlo: se vogliamo trovare per forza i 2 Grandi Colpevoli ok, accomodatevi: Pato, nel bene e nel male, è sempre stato così. Il gol mangiato all'ultimo minuto ricorda quel pallonettino da un metro che tentò su Lehmann in quel Milan-Arsenal del 2008. Deve crescere e forgiarsi, ma abbattendolo non otterremo nulla.
FLAMINI s.v.
INZAGHI
s.v.

Mister LEONARDO 4 Non ci siamo Leo, proprio no: dopo Zurigo, ancora un crollo di motivazioni. Non si spiega altrimenti sennò la prestazione di ieri, e per favore non parlatemi della Champions: la Fiorentina aveva mezza squadra fuori e ci sta di perdere con questo Chievo, la Juve è in crisi da un mese e l'Inter prima di restare in 10 era padrona del campo a Bergamo. La verità è che abbiamo avuto ampiamente il tempo per recuperare le energie, a mancare è stata la voglia di vincere. Discutibile la scelta di Abate punta esterna, proponibile solo in contropiede su un risultato di vantaggio, non certo per "fare" la partita.

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07/12
il commento alla 14^ giornata di Gianpiero Sabato
L’Inter capolista subisce alla 15ma giornata l’agguato delle prime (ed uniche) inseguitrici e vede dimezzarsi il suo vantaggio in classifica.
La trasferta di Torino poteva (e doveva) rappresentare una trappola per la squadra di Mourinho, e così è stato.
Ad avvantaggiarsene, oltre alla Juve, anche il Milan di Leonardo, squadra sempre più calata nel ruolo di “guastafeste di qualità”, che nel primo anticipo disintegra la Samp di Del Neri (o di quello che ne è rimasto) in appena 23’ minuti: sono passati i tempi in cui i rossoneri approcciavano le partite in ritardo oppure non erano in grado di ammazzarle!
La Juve fa suo il brutto e tesissimo big match dell’Olimpico grazie ad un capolavoro del suo campioncino Marchisio ed allontana tutte le paure e le critiche che si stavano addensando sulla panchina di Ferrara; ora si attendono conferme, già a partire da martedì in Champions.
Dell’Inter che dire?
Il momento non è dei più positivi: nelle ultime tre gare disputate (Barcellona, Fiorentina e Juventus) due sconfitte ed una risicata vittoria su rigore a 5 minuti dal termine.
Non sembra indice di grande salute, e la cosa deve far preoccupare lo Special-one apparso, tra l’altro, molto nervoso.
Nella corsa alle posizioni di Champions League vincono “solo” la Fiorentina, la Roma ed il Napoli, ma è da considerarsi d’oro il punto conquistato dal Parma a Marassi.
A proposito di quest’ultima gara, da stigmatizzare i comportamenti dei due presidenti e del parmense Cristian Panucci, che, per motivi anagrafici, sembra si sia investito del potere di dispensare a tutti consigli su come vivere.
Al di là dello spettacolo poco edificante mostrato fuori dal campo, le due squadre hanno dato vita ad un bellissimo match, il che conferma la loro bontà tecnica e tattica.
Rinviene fortissima la Roma, capace di vincere nel finale un derby che la Lazio (finalmente) aveva interpretato benissimo: è proprio vero, quando ci si mette la sfiga…!
Ennesima rimonta vincente nel finale del Napoli di Mazzarri, che batte un ottimo Bari al di là dei propri meriti.
L’espulsione di Parisi (ingiusta) spiana la strada ai partenopei, dimostrando, ancora una volta, che urlare contro la classe arbitrale spesso porta i suoi benefici.
A proposito, una domanda al presidente De Laurentis: ma visto che tutte le vittorie del Napoli sono giunte in rimonta e nei minuti finali delle partite, non sarà mica merito della preparazione atletica svolta in estate dal vecchio allenatore?
Forse, caro presidente, è il caso che si occupi solo ed esclusivamente di cine-panettoni.
Da segnalare, in zona calda, le vittorie importantissime del Bologna sull’Udinese e del Siena di Malesani nello scontro diretto col Catania.
A dimostrazione, guardando bene la classifica, che nessuno si deve arrendere, in fondo il quart’ultimo posto è lì per tutti!
Alla prossima

le pagelle del Doc  su Milan-Sampdoria
DIDA s.v. per la seconda volta di fila. E se una squadra così sbilanciata sulla carta lascia il portiere totalmente disoccupato per 180 minuti di fila, è un bel segnale.
ZAMBROTTA 6,5 Continua la serie positiva inaugurata a Catania, sembra tornato sui livelli ( non eccelsi, ma certamente dignitosi) della passata stagione.
NESTA 7 "Pazzano e Cassini", come li chiama Caressa, non la vedono MAI. C'è anche da dire che fanno veramente poco per fargli guadagnare lo stipendio.
THIAGO 7 Vedi Nesta: Coppia d'Oro.
ANTONINI 7 La palla a metà strada che recupera dopo 40 secondi da il via all'azione di contropiede dell'1-0. Piace per l'abnegazione, non eccelle in nulla in particolare, ma se la cava in tutto.
PIRLO 8 (MIGLIORE) Su livelli da pallone d'oro, ricaccia in gola al sottoscritto le critiche estive, forse si fondate, ma alla luce dei fatti sicuramente miopi alla distanza. No, non è bollito: le ali larghe, soprattutto Pato, gli allungheranno la carriera.
AMBROSINI 6 (PEGGIORE) Nulla da dire sull'impegno, ma sembra voler ribattere colpo su colpo alla suicida prova di Flamini di domenica scorsa: scomposto e falloso, per di più in zone innocue come il cerchio di centrocampo. Prima o poi questo suo "marcare il territorio" ci costerà caro.
SEEDORF 7 In certi momenti tira vistosamente indietro la gamba, in quelle rare volte che la Sampdoria prova a costruire qualcosa di sensato: mettiamola così, sarà fresco a Zurigo. Splendido il sinistro che chiude definitvamente la partita.
RONALDINHO 7,5 Domanda: questi due assist possono bastare, o c'è da obiettare sul fatto che li ha fatti da fermo, o sul fatto che non fa più quelle stramaledettissime serpentine del Barcellona, o sul fatto che li ha fatti mentre lo Scorpione è in trigono con Venere? Ci accontentiamo? No, chiedo...
PATO 7,5 Sfonda dove e come gli pare, se fosse stato in serata avrebbe siglato la prima tripletta in rossonero.
BORRIELLO 7,5 Ronaldinho (sempre citazione made in Caressa) gli confeziona una palla che cantava e suonava, è comunque bravo a sbatterla dentro. Risulta decisivo anche sul gol di Pato: beniamino di San Siro, ci vuol poco a capire perchè LUI si e ALTRI (in passato) no.
ABATE 7 Le solite accelerazioni e la solita grinta, in un ruolo non propriamente suo, non più almeno: sfiora anche il gol. A tratti un pò pasticcione.
HUNTELAAR 6,5 Quel poco che ha modo di fare, lo fa bene, in particolare nell'azione che porta al tiro di Seedorf a lato. In certi frangenti però deve mettere più cattiveria.
FLAMINI s.v.

Mister LEONARDO 7,5 C'erano tutti i segnali per il classico pareggione Ancelottiano cui eravamo abituati negli ultimi anni nei momenti decisivi, invece ha ragione Leo: passo avanti enorme sul piano delle motivazioni rispetto a Catania, la partita è stata aperta, chiusa e messa in ghiaccio con la sicurezza della grande squadra. Onestamente c'è anche da dire che la Samp non è quasi scesa in campo, a tratti sembrava la partitella del giovedì, con i blucerchiati nei panni degli intimiditi ragazzini primavera. Non vinceremo lo scudetto, ma ci stiamo togliendo più soddisfazioni dell'anno passato, quando eravamo partiti per fare i fuochi d'artificio. Quanto conta l'allenatore... e quanto la coppia Nesta-Drago

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30/11
il commento alla 14^ giornata di Gianpiero Sabato
Milano uber alles.
Con due vittorie ottenute nel finale, Inter e Milan si installano nelle prime due posizioni della classifica approfittando della netta sconfitta della Juventus sul campo del sempre più sorprendente Cagliari di Allegri.
Ma andiamo con ordine.
Nel pomeriggio domenicale l’undici di Mourinho gioca bene e spreca nel primo tempo, ma finisce per vincere la partita (su calcio di rigore) proprio nel momento in cui sembra non essere più in grado di fare male all’avversario.
La Juventus, invece, pensa bene di proseguire la sua striscia negativa rimediando in campionato un altro 0-2 dopo quello subito in Champions.
Certamente la squadra di Ferrara non sta preparando bene il cammino di avvicinamento alla super-sfida con l’Inter di settimana prossima.
Il Milan non si lascia sfuggire la ghiotta occasione  di scavalcare i bianconeri in classifica, ed in pieno recupero espugna l Massimino grazie al suo uomo meno atteso: Klas Jaan Huntelaar.
La palma della giornata spetta al Genoa, che nell’anticipo di sabato demolisce la Samp nel derby della Lanterna (3-0) e conferma la sua leadership cittadina: è, infatti, il terzo derby consecutivo di campionato vinto dalla squadra di Gasperini.
Frena leggermente il Parma (che comunque aggancia il quarto posto), mentre continuano a fare bene la Roma ed il Bari di Ventura (2-1 in rimonta sul nuovo Siena di Malesani).
Boccata d’ossigeno per il Chievo, che grazie alla prima rete stagionale di Abbruscato, scavalca in classifica il primo Palermo del dopo-Zenga.
Prosegue il digiuno di vittorie della Lazio (non vince dalla seconda giornata, era la fine di agosto!), mentre comincia a farsi durissima la classifica di Siena e Catania: le due sconfitte in pieno recupero per entrambe testimoniano che si tratta di un’annata veramente stregata.
Tuttavia, in coda c’è la netta sensazione che le squadre facciano a gara a chi raccoglie meno punti, lasciando aperta a tutti la porta per un recupero-salvezza.
Come detto, nel programma della settimana prossima spicca Juventus-Inter: se i bianconeri vogliono ancora restare in corsa (come da proclami) è il caso di darsi da fare, altrimenti addio sogni di gloria.
Intanto il Milan (contro la Samp) proverà ad approfittare dello scontro diretto per rosicchiare punti ad una delle due (…o ad entrambe).
Staremo  a vedere.


le pagelle del Doc  su Catania-Milan
DIDA s.v.
ABATE 7,5 Sale e scende sulla fascia destra, sfornando tanti e buoni cross dal fondo: ha la classica marcia in più rispetto al collega parrucchiere dei mondiali 2006. Forse anche due, in più. Tiene bene la linea alta al secondo minuto di recupero, resistendo all'istinto di andare ad aggredire Ricchiuti: fuorigioco, e dopo un minuto passiamo.
NESTA 6,5 Ci sarebbe da dare un bel s.v. anche a Sandro, ma in fondo sarebbe ingiusto. Quel poco, pochissimo, lavoro che deve sbrigare, lo fa alla perfezione.
THIAGO 6,5 Prestazione che per qualità meriterebbe ancora un mezzo punto in più rispetto a Sandro, anche se pesano un pò due sbavature: dribbling secco subito da Morimoto, che sugli sviluppi dell'azione simula ignobilmente un contatto da rigore, e la palla persa al 92esimo che per poco non frutta l'1-0 catanese.
ZAMBROTTA 7 Il miglior Zambrotta della stagione. Era anche ora.
FLAMINI 4,5 (PEGGIORE) Qualcuno gli spieghi che se pronti via rischia di lasciarci subito in 10 con una serie di scivolate senza senso, non è un figo da fight club, ma solo un pirla. Con tutto l'affetto, Mathieu.
AMBROSINI 6,5 Difficile trovare una gara sotto la sufficienza dell'Ambrosini post Milan-Roma, ennesima riprova che il nuovo modulo lo esalta. Gattuso può attendere, o meglio, gli conviene cominciare a soppesare l'ipotesi di accoppare Ambro nel sonno.
SEEDORF 6 Irritante come solo lui sa essere per i passaggi che sbaglia e per le conclusioni che, non si sa perchè, una volta erano fidanzate dell'incrocio dei pali, ma da quel gol segnato ad Abbiati in un Toro-Milan del 2007 sembrano perennemente abbonate alla curva. In compenso, offre precisi cambi di campo dal lato di Pato, e sull'ultimo trova la capoccia di Huntelaar, dando il via allo 0-1.
RONALDINHO 6,5 Da applausi a scena aperta il gioco di prestigio con cui libera Zambrotta al cross nel primo tempo (ricorda quello che fece Santana in un Milan-Fiorentina 1-1 del settembre 2007, sul gol di Mutu). Per tutta la partita (più nel primo tempo) continua a dare la sensazione di essere l'unico che può scardinare la difesa etnea. Nel finale scopriamo che anche Huntelaar se la cavicchia in questa specialità.
PATO 5 Prestazione incolore, inodore, insapore, quello che volete, ma adesso non mettetelo in croce per 2 partite sottotono: solo 7 giorni fa ci ha regalato 3 punti da solo. E anche stasera trova il tempo per fare la sponda di testa a Huntelaar nell'azione del secondo gol (Papero non nuovo a queste giocate, vedi sponda per Borriello--->gol di Kakà nell'Atalanta-Milan 0-1 della scorsa stagione). Si tenga anche conto che è soprattutto per la paura che incute, se il Catania tiene tutti dietro.
BORRIELLO 6,5 Si batte come sempre per la squadra, ma di palle giocabili ne vede poche. Sull'unica mezza occasione, esibisce una splendida girata al volo dal limite, centrale però.
ANTONINI 7 Un toccasana il suo ingresso, irrora di energia la fascia sinistra del Milan per l'assalto finale. Sicuro dietro.
INZAGHI 7 Buona girata al volo dal dischetto appena entrato, su assist di PATO (ecco appunto, ricordiamocene!); fa la giocata della partita con l'incredibile (per i suoi standard) assist per il sinistro di Klaas. Duetta bene con quest'ultimo anche 60 secondi dopo, ma lì onestamente il merito è del compagno.
HUNTELAAR 9 (MIGLIORE) Football is a strange sport. Il giocatore più inutile (fino ad ora) della rosa rossonera, entra fra lo scetticismo generale e sfodera un sinistro mortifero che fulmina Andujar, e un cucchiaio degno del Pupone. Chi ci capisce qualcosa alzi la mano.
Mister LEONARDO 7 Meriterebbe un voto più basso per come, evidentemente, non è riuscito a motivare la squadra prima della partita (sulla falsariga di Ancelotti). Meriterebbe un voto più alto per il coraggio che dimostra mettendo il Cacciatore al posto di un mediano (Flamini). Punito quel catenacciaro con pizzetto che risponde al nome di Atzori.


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23/11
il commento alla 13^ giornata di Gianpiero Sabato
L’Inter chiama, le inseguitrici rispondono.
I nerazzurri vincono di slancio il primo anticipo del sabato  (1-3 a Bologna) e si mettono in poltrona per tutto il weekend lasciando tutta la pressione sulle spella delle prime inseguitrici.
Nel pomeriggio il Milan risponde portando a casa la spettacolare partita contro l’insidiosissimo Cagliari (reduce da quattro vittorie consecutive), mentre nel posticipo domenicale la Juventus, non brillantissima, piega di misura una Udinese che da un po’ non riesce più a fare i risultati di inizio stagione.
Nell’area “Europa” confermano la loro solidità il sempre più convincente Parma di Guidolin (la vittoria del Franchi di Firenze gli vale lo scettro dell’impresa della settimana) e la Samp di Del Neri, che torna a fare bottino pieno (2-1 al Chievo) dopo qualche settimana di astinenza.
Il Genoa da trasferta continua a tenere un passo assolutamente non all’altezza delle ambizioni di inizio stagione (a tal proposito, da fare i complimenti al redivivo Livorno di Cosmi, 9 punti su 15 conquistati), mentre l’impermeabilissima difesa del Bari crolla sotto i colpi del rientrante Totti (incredibile la media gol del Pupone giallorosso).
Al palo restano il Napoli ed il Palermo (e Zamparini comincia ad innervosirsi), mentre la Roma comincia a risalire una classifica ora meno deficitaria.
In coda comincia a farsi pericolosissima (nonostante il buon pari di Napoli) la posizione della Lazio, risucchiata sul fondo dalle vittorie di Livorno ed Atalanta.
Piccolo brodino per il Catania (anche se pareggiare il derby col Palermo è un ottimo risultato), mentre comincia a diventare importante il distacco del Siena dalla zona salvezza.
A parte il Siena, l’unica del lotto a non fare punti è il Bologna, ma contro l’Inter era quasi impossibile riuscirci.
Si riprende la settimana prossima con Inter-Fiorentina, Cagliari-Juventus e Catania-Milan, ma il clou della giornata è sabato alle 20,30 col derby della Lanterna tra Genoa e Samp.

le pagelle del Doc su  Milan-Cagliari
DIDA 5,5 La forza degli episodi: l'uscita dissennata su Matri dopo pochi minuti potrebbe costringere il Milan ad una gara da tregenda, e basterebbe a meritare una bocciatura. Una serie di buoni interventi fanno risalire la sua prestazione, ma non abbastanza per meritare la sufficienza. La sicurezza abita altrove
ODDO 5,5 Lo sappiamo, il ruolo del terzino, soprattutto nel Milan di Leo, è davvero ingrato, però Massimo non brilla nè per fase offensiva (comprensibile, viste le consegne dell'allenatore), ma neanche in quella difensiva (vedasi errore di posizionamento sul gol di Lazzari)
THIAGO SILVA 5,5 La solita grande esplosività, ma stavolta è Kaladze che lo contagia e non viceversa come nelle ultime uscite
KALADZE 3 (PEGGIORE) Il calcio spesso è una cosa semplice: ha colpe pesanti e decisive su tutti e 3 i gol del Cagliari? Si parte da 6: -1, -2, -3. Voto finale: 3
ZAMBROTTA 6,5 Dalle sue parti non si soffre, anzi, ogni tanto leva persino il freno a mano
AMBROSINI 6,5 Ennesima partita in stagione da unico frangiflutti in mezzo al campo, ne ha ancora ed è sempre prezioso
PIRLO 6,5 Prestazione di qualità, perfettamente incastonata nell'ottimo momento che persiste dal secondo tempo di Milan-Roma. Paradossalmente è rinato da quando Leo ha deciso di giocare con un mediano in meno, segno che il suo problema non era la mancanza di bodyguards, come riteneva Ancelotti, ma la stitichezza del Milan che fu
SEEDORF 7 Ricami e merletti con Ronaldinho, per non saper nè leggere nè scrivere pensa bene di fare anche un gol. Irrinunciabile con questo assetto, per i suoi inserimenti: ci fosse stato Pirlo dietro le 3 punte, il primo gol sarebbe arrivato?
RONALDINHO 8 Il rigore è sono l'ultima gemma della sua partita. Incanta in così tante occasioni che è impossibile menzionarle tutte, anche se in cima c'è certamente l'assist per il missile di Pato. A volte pecca per eccesso di zucchero, come quando nel secondo tempo, solo al limite dell'area, insiste nel cercare il passaggio-gol per Seedorf. Eeee tira da lì, no??
PATO 8,5 (MIGLIORE) E' lui che toglie il tappo alla partita, con il gran colpo di testa che frutta il gol di Borriello, sulla ribattuta di Marchetti. Dopo pochi secondi, vuole stravincere e piazza anche un siluro all'incrocio dei pali. Da lì in poi, solo bollicine, per lui e per la squadra. Serve altro?
BORRIELLO 7,5 E' uomo di sostanza, fa sempre roba utile: come l'assist per Seedorf, come il gol del 2-2, come il pallone che va ad estirpare sulla linea del fallo laterale nel secondo tempo. Sarà banale, ma: mai più senza.

Abate, Strasser e Inzaghi SV

LEONARDO 5 Ebbene si, la vittoria non cancella le scelte iniziali errate, e sarebbe ipocrita stampargli un bel 7 sull'altare dei 3 punti. Dida e Oddo non possono passare da tossine che si tenta di espellere (parlo di Società) per tutta l'estate, a titolari fissi. Non ha una logica. Abbiati e Abate sono i nostri due migliori interpreti per quei ruoli, e devono giocare

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09/11
il commento alla 12^ giornata di Gianpiero Sabato
“Noblesse oblige”!
Non può che essere questo il titolo della 12ma giornata di campionato.
Il Milan vince all’Olimpico di Roma contro una Lazio sempre più in crisi (crisi di risultati a ancor più di gioco), e si piazza solitario al terzo posto della classifica alle spalle delle altre due nobili del nostro campionato, e cioè Inter e Juventus.
Il malato (il campionato), che era in coma la settimana scorsa, migliora le sue condizioni e comincia a ridare segni di vita:
l’Inter non va oltre il pari casalingo contro la Roma e permette alle prime inseguitrici (soprattutto la Juve) di riaprire i giochi alla vigilia della sosta per le nazionali.
Ora i bianconeri (travolgenti a Bergamo contro un Atalanta in netto calo) sono a cinque punti dall’Inter, ma si ritrova il Milan di Leonardo a soli 2 punti di distacco.
Ad eccezione della Sampdoria orma rientrata nei ranghi (1 sola vittoria nelle ultime sei partite), nelle zone alte della classifica vincono tutte:
la rimaneggiata Fiorentina espugna Udine, mentre proseguono nella loro solida e continua marcia il Genoa, il Parma, il Cagliari ed il Bari.
Da menzionare, soprattutto, il Cagliari di Allegri, che da ormai un anno rappresenta una delle più belle realtà del nostro campionato.
Si placa per un attimo il furore del Napoli di Mazzarri, che rimedia fortunosamente un punto sul campo di un Catania che non riesce a dare concretezza ad un gioco più che dignitoso.
Aspettiamo la squadra di De Laurentis nelle prossime settimane per capire realmente la forza di questa squadra.
Brutta la scoppola rimediata dal Palermo di Zenga contro un Bologna che lancia segnali importanti nella corsa salvezza; i felsinei risultano l’unica squadra della zona caldissima ad aver portato a casa l’intera posta in palio, ed il salto in classifica è notevole.
Sempre più coinvolta, in questa lotta, la Lazio (che non vince dalla seconda giornata): la panchina di Ballardini è a forte rischio.
A proposito di precari, sembra che da oggi sia entrato nel club anche il tecnico dell’Udinese Pasquale Marino: staremo a vedere!
Ora quindici giorni di sosta: la disputa degli spareggi per la qualificazione a Sudafrica 2010 impone una pausa che deve essere sfruttata, soprattutto, da chi in questo primo terzo di campionato ha dimostrato di avere qualcosa da mettere a punto.
Alla prossima


le pagelle del Doc* su  Lazio-Milan
*(questa settimana redatte da Guglielmo Mastroianni)
Dida 6+ : Non è che corra questi gran pericoli, però quando la palla arriva dalle sue parti, si fà trovare pronto...e se non è una notizia questa! Attento.
Oddo 6 : Ha capito l'antifona: è inutile fare il gradasso in attacco, tanto Patinho non gliela dà. E come un amante respinto, se ne torna buono buono nel suo alveo, dove non permette a nessuno di mettere piede. Rassegnato.
Nesta 6 : Ancora è in difficoltà, forse l'inceppo muscolare non è del tutto alle spalle, ma questa sosta giunge per lui quanto mai opportuna per preparare al meglio la discesa dei marsigliesi a Milano. Impicciato.
T.Silva 7 : Non parlatemi dell'autogol perchè trattasi di mera sfiga. Il resto della partita è da antonomasia, per sicurezza e tempestività. Se poi si mette anche a segnare, lo proclamiamo beato subito. Illuminato.
Zambrotta 5 : Semplicemente non ne azzecca una. Al contrario di Oddo che gioca sulla fascia di "Pato-faso-tuto-mi", lui ha Ronaldinho che è molto più prodigo di passaggi, e questa circostanza non può che essere un'aggravante. Appannato.
Ambrosini 6 : Fa il suo compitino, legna e randella quando è necessario. Insolitamente non vince nemmeno un duello aereo, segno che anche lui avverte il peso delle troppe partite ravvicinate. Costante.
Pirlo 6 : In questa squadra, assieme ad Ambro, è quello che più di tutti si fa il mazzo, e questa congiunzione gli è fatale quando si giocano 7 partite in 20 giorni. Speriamo che Lippi non lo sprema ulteriormente. Lento.
Seedorf 6 : Non fa nulla di trascendentale, ma perde palla meno delle altre volte in cui non è in giornata. Tuttavia corre sempre tanto, ed è un peccato che non tutti se ne accorgano. E' forse per questo che è particolarmente stanco. Serafico.
Ronaldinho 6+ : Intendiamoci, io questi grossi progressi ancora non li vedo, però è un fatto che sia fondamentale per come faccia segnare i nostri attaccanti. La palla che mette sulla testa di Pato che arriva in corsa è un bijoux. Incoraggiante.
Pato 7-- : Se T.Silva ha sulla coscienza un'autogol, lui ha il peso di non aver giocato di più per la squadra. Certo, quando un attaccante segna con continuità, non merita di essere criticato. Ma ha un potenziale enorme, e la sensazione è che non lo stia sfruttando nemmeno al 50%. Dovesse crescere un po' con la testa, diventerebbe il più forte giocatore del mondo. Ma c'è ancora tempo, visti i suoi vent'anni. Imprendibile.
Borriello 5.5 : L'impressione è che l'abbuffata di parmigiano gli abbia un po' calmato l'appetito. Però si sbatte e si danna che nemmeno l'Inzaghi dei tempi d'oro. Rimane il centravanti migliore per questo modulo, e Leo sembra averlo capito. Ingabbiato.
Abate : sv
Inzaghi : sv
Flamini 6.5 : entra e corre: e se Muslera non si ricordasse di saper fare i miracoli, segnerebbe un gol da playstation. Certezza.

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02/11
il commento alla 11^ giornata di Gianpiero Sabato
Fuga per la vittoria! Potrebbe essere questo il titolo da dare a questa undicesima giornata del campionato di serie A. Per la fisionomia che ha assunto la classifica si può pensare che l’Inter sia destinata a battere un altro record: quello di vincere lo scudetto, virtualmente, già nel mese di Novembre. I nerazzurri capitalizzano al massimo la disfatta della sua prima antagonista , e vincendo per 2-0 contro un ostinato Livorno, mette già sette punti di vantaggio tra sé e la Juventus.  La sfida di Torino di sabato, da una parte ha smentito clamorosamente quanto di buono avevano fatto vedere i bianconeri di Ferrara mercoledì contro la Samp, dall’altra ha confermato che il Napoli è una squadra che non molla in nessuna occasione, anche quando le partite sembrano già perse: l’effetto Mazzarri sembra non voler proprio svanire. Rallenta ancora la Sampdoria (1 sola vittoria nelle ultime cinque partite), bloccata in casa da un Bari tanto bravo quanto sfortunato. A proposito di Samp, una domanda a Garrone- Marotta-Del Neri nasce spontanea: ma la Doria non era la squadra che “dava fastidio” e quindi veniva chirurgicamente danneggiata? Per la risposta chiedere a Ventura ed alla sua squadra. A proposito dei pugliesi, c’è da sottolineare che i Matarrese’s boys sono stati in grado di uscire due volte imbattuti da Milano ed ora anche da Genova, ed in almeno due casi con un oceano di recriminazioni. Si avvicina al duo Juve-Samp il Milan rigenerato di Leonardo, che, battuto un onorevole Parma, per la prima volta si issa da solo al quarto posto in classifica ed a soli due punti dal secondo. Risale qualche posizione anche la Fiorentina, che approfitta dei pari di Genova e di Palermo (0-0 nel posticipo col Genoa) per risalire fino al quinto posto. Ancora bene il Cagliari di Allegri (3-0 contro l’Atalanta), mentre Chievo ed Udinese decidono che è il caso di non farsi male e proseguono la loro tranquilla marcia in classifica. Finalmente una giornata soddisfacente per le squadre della capitale: la Roma piega e batte il “solito” fragilissimo Bologna, mentre la Lazio riesce ad uscire imbattuta dal campo di un Siena smanioso di fare bene e di porre fine al suo lungo digiuno: il debutto di Baroni non è servito ad abbandonare l’ultimo posto, ma le sconfitte di quelle che stanno davanti gli permette, almeno, di “accorciare” la classifica.
Ora ci si getta in un turno infrasettimanale di grande calcio internazionale (tornano Champions ed Europa League): l’occasione per alcuni di riscattarsi (Juventus), per alcuni di esportare all’estero la sua strapotenza nazionale (Inter), per altri di confermare il buon cammino fin qui disputato (Milan e Fiorentina). Per il campionato ci diamo appuntamento alla prossima settimana.


Le pagelle del Doc su Milan-Parma
DIDA 7 La tenuta nera gli dona, ed esaltato dal suo colore Baghera la gatta nera si trasforma sempre più in Baghera la Pantera. Salva 2 volte, su Dzemaili e Boijnov, mai in difficoltà.
ODDO 6,5 San Siro arriva a fischiarlo addirittura prima dei cross, e in un caso Oddo ne soffre e rinuncia a mettere una palla in mezzo dal fondo e preferisce un retropassaggio a centrocampo. Ecco cosa si ottiene a demoralizzare i giocatori. Peraltro nel primo tempo aveva offerto a Pato una palla solo da spingere dentro.
THIAGO 7,5 Drago Silva è sempre più imponente. Chiude tutto, non butta un pallone, e per poco non trova il classico gol che avrebbe fatto venire giù San Siro, per quanto era stato impetuoso il suo inserimento. Mostro
KALADZE 6,5 Altra buona prestazione, si fa sfuggire solo Paloschi nel secondo tempo e per poco non la paghiamo.
ANTONINI 6,5 Corsa senza fine, ma ad inizio secondo tempo paga in un colpo solo tutte le esclusioni Leonardiane, con un infortunio muscolare da eccesso di sforzo.
ZAMBROTTA 6,5 Si merita il voto perchè nel finale del secondo tempo chiude bene le velleità offensive del Parma dal suo lato.
GATTUSO 5,5 (PEGGIORE) A inizio secondo tempo non ne ha già più, ma la sostituzione tarda ad arrivare. Sembra ancora in debito di condizione, Paloschi lo va ad anticipare 2 volte su 2 palle vaganti, cosa che in passato non sarebbe mai accaduta.
AMBROSINI 6,5 Dimostra molta più birra nelle gambe di Rino, è fondamentale averlo fresco col Real.
PIRLO 7 In grande spolvero, propone grandi giocate dall'inizio alla fine della partita, non si contano le volte che dagli spalti sono partiti applausi nei suoi confronti. Nel valutare le sue prestazioni bisogna considerare che a 30 anni regge una squadra mai così offensiva, neanche nell'era Ancelotti. E da una grande chiusura su Boijnov, con immediato rilancio, nasce l'1-0.
SEEDORF 6,5 In alcuni momenti il nostro è un 4-2-1-3, con 3 centrocampisti, in altri diventa un vero 4-2-4, ad ogni modo il suo è il lavoro più prezioso perchè collega i 2 tronconi della squadra , altrimenti spezzata.
RONALDINHO 7,5 Due assist da favola, e nella percussione che porta al primo gol sembra avere quasi lo spunto di una volta, perchè riesce ad avanzare fintando di corpo, ma senza perdere velocità, cosa che sa fare solo lui.
PATO 6 Si guadagna un rigore solare, e costituisce sempre un pericolo per la difesa del Parma. In alcuni momenti duetta bene coi compagni, finalmente. Ancora un pò "tenero" nel tenere i palloni.
BORRIELLO 8 (MIGLIORE) Il secondo gol è da Marco van Borriell, ma anche il primo è da opportunista vero. In mezzo, tante buone sponde, e l'assist delizioso per Thiago Silva che spara sulla traversa. Mai più senza.
Mister LEONARDO 6,5 Coraggioso nel proporre sia dall'inizio che a gara in corso, una squadra parecchio offensiva. Ancora un pò lento coi cambi.
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29/10

il commento alla 10^ giornata di Gianpiero Sabato
La Juventus torna a fare la voce grossa e si riprende di prepotenza il ruolo di prima antagonista all’Inter nella lotta per il titolo ridimensionando brutalmente la Sampdoria di Del Neri.
La Juve vista nell’ultimo mese non aveva niente a che fare con quella vista stasera: partita dominata in lungo e largo, doriani schiantati sul piano fisico e su quello tattico.
Con Amauri uscito definitivamente dal letargo (4 gol in 3 partite), la Vecchia Signora acquista un peso offensivo che gli permette di essere all’altezza dell’attuale capolista!
Ora alla squadra di Ferrara viene chiesta una maggiore continuità su questi livelli di gioco: solo così può pensare di puntare seriamente al tricolore.
Fino al 90’ era stata la serata della “vecchia aristocrazia”: oltre alla Juve, il salto in classifica più significativo lo stava compiendo il Milan che aveva il doppio vantaggio sul campo del “nuovo” Napoli di Mazzarri.
Uno sciagurato finale riporta i rossoneri sulla terra e gli impedisce di inanellare la terza vittoria consecutiva in campionato che avrebbe permesso di tenere il passo delle prime.
Chi di rimonte finali ferisce, di rimonta finale perisce!
Tornano nelle zone medio alte il Parma (che segna due gol alla super-difesa del Bari) ed il Genoa che, dopo aver raccolto 4 punti in 6 partite, batte e scavalca in classifica una Fiorentina in vistoso calo (1 punto in tre partite).
Continua, invece, la crisi profonda delle squadre romane.
L’uscita di scena di Totti ha avuto sulla Roma un effetto devastante: senza il suo capitano sono giunte tre sconfitte consecutive che hanno riportato i giallorossi in una posizione di classifica poco felice.
Peggio ancora fa la Lazio, che non vince da tempo immemore e che ha trasformato il suo stadio in terra di conquista per gli avversari: a beneficiarne, stavolta, è il Cagliari di Allegri, che, a sua volta, lontano dal Sant’Elia fa veramente paura.
In coda si tirano su il Bologna ed il Livorno.
Il Bologna regola nello scontro diretto il Siena (sempre più ultimo) in un clima di forte contestazione alla gestione della proprietà Menarini; il Livorno di Cosmi mette a segno la seconda vittoria consecutiva e fa cadere l’imbattibilità in serie A di Antonio Conte: ossigeno puro.
La serata ha anche ufficializzato che il Chievo di Di Carlo non è una squadra da considerarsi coinvolta nella lotta per la salvezza: il gioco espresso ed il passo tenuto non è da zone calde della classifica.
A farne le spese, stavolta, il Catania di Atzori.
Forse la vicinanza col prossimo turno concederà qualche ora di tregua, ma ci sono almeno due panchine
(quelle di Giampaolo ed Atzori) che hanno le ore contate.
In bocca al lupo!


le pagelle del Doc su  Napoli-Milan
DIDA 7,5 (MIGLIORE) Per la seconda partita di fila si diverte a fare i miracoli, che purtroppo stavolta valgono solo un punto.
ABATE 6 Il testosterone gli esce dalle orecchie e si era già capito quando nel secondo tempo Aronica tenta di azzannare la mano di Aronica che lo aveva atterrato durante una rimessa laterale. Tutta esperienza, crescerà.
NESTA s.v.
THIAGO 6,5 Fino al 90' è quasi perfetto, con mille interventi puliti e precisi tiene su la baracca, eccetto uno nel primo tempo quando gli scappa Lavezzi dietro le spalle, ma per sua fortuna c'è Abate. Purtroppo però, conferma sul gol di Denis gli imbarazzi avuti con Lucarelli a Livorno, evidenziando che quel tipo di attaccante è il più ostico per noi.
KALADZE 6 Nel complesso regge, pensavo peggio.
ZAMBROTTA 6 In fase difensiva si fa apprezzare, in quella offensiva non tanto: in pratica è sui livelli dell'anno scorso.
PIRLO 5 Fuori partita dal primo all'ultimo minuto, a centrocampo loro ne hanno molto di più. Per coronare la sua partita in sofferenza, perde la palla che porta all'espulsione di Abate.
AMBROSINI 5,5 Ci mette il solito impegno ma non ha ancora la gamba dei tempi migliori, e dire che era l'unico riposato, vista la squalifica col Chievo.
SEEDORF 6,5 Per certi versi è il solito Seedorf, tiene molto, troppo, palla, e quando andiamo in contropiede guarda a destra, poi a sinistra, poi di nuovo a destra, poi di nuovo a sinistra, e poi la passa a Dida. Però in certi frangenti è illuminante coi suoi passaggi, compreso quello per Inzaghi dopo 2 minuti.
RONALDINHO 4,5 (PEGGIORE) Si conferma sui livelli apprezzati col Chievo, ricorda sempre più l'ultimo Ronaldo visto al Milan, solo che quest'ultimo esendo una punta si salvava coi gol, per lui la vita è più dura. Fuoco fatuo.
PATO 6,5 Fa un gran gol dopo pochi minuti, poi si rassegna nel vedere la sua squadra che decide di difendersi per i restanti 80 e rotti. Trova comunque il tempo per far ammonire qualche napoletano.
INZAGHI 6 Benissimo per la freddezza con cui segna dopo 2 minuti, malissimo per il gol divorato nel secondo tempo. La media è 6.
BORRIELLO 6 Fa vedere buone cose, non ha palle da sfruttare in avanti, nell'unica occasione in cui è pericoloso mette una bella palla filtrante per Pato.
FLAMINI 6 Entra lui e il Napoli cessa di fare lo sbruffone. Per molti minuti la sofferenza sembra finita. Ma l'espulsione di Abate da il via alla beffona finale.
Mister LEONARDO 5 Il grande errore è la conferma di Pirlo, che ci era stato presentato con una caviglia malconcia prima di Chievo-Milan, e che incredibilmente scende di nuovo in campo. Tardivo il cambio fra Ronaldinho e Flamini, avremmo smesso di soffrire prima. L'atteggiamento della squadra non è colpa sua, dalla panchina si sbracciava per chiedere ai suoi di accompagnare l'azione, senza esito.

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26/10
il commento alla 9^ giornata di Gianpiero Sabato
Spetta al nuovo Livorno si Serse Cosmi la copertina della nona giornata di campionato.
Il neo allenatore degli amaranto guida i suoi ad una insperata vittoria (la prima del torneo) all’Olimpico di Roma contro i giallorossi, sembrati mentalmente svuotati dalla battaglia di giovedì contro il Fulham in Europa League.
Se i benefici del cambio di panchina a Livorno saranno confermati lo scopriremo solo nelle prossime giornate, intanto continuano a fare punti e prestazioni altre due squadre che hanno deciso il cambio in corsa della guida tecnica:
l’Atalanta di Conte batte di slancio il Parma, dà seguito alla vittoria di sette giorni fa a Udine e si tira, momentaneamente, fuori dalla zona caldissima della classifica;
il Napoli di Mazzarri coglie la seconda vittoria consecutiva sul difficile campo di Firenze (ancora Maggio ed ancora nel finale) e comincia a ridare colore alla propria classifica.
Ed è proprio il crollo della “media borghesia” ad aver determinato un ulteriore accorciamento della classifica soprattutto nella zona a ridosso del trio di testa: la discussa sconfitta del Genoa a Cagliari, unita a quella delle citate Roma, Fiorentina e Parma, ha reso il quarto posto a portata di mano per molte squadre che finora hanno avuto un cammino altalenante.
Sale il Palermo di Zenga (alla terza vittoria di fila), sale il Bari di Ventura che apre ufficialmente la crisi della Lazio che non vince in campionato da due mesi e sale il Milan che con una rimonta targata Nesta espugna il difficile campo di Verona.
Chi invece riesce a tirarsi fuori dal gruppone ed a rimanere agganciato al duo di testa è la Juventus: grazie ad un gol del redivivo Amauri (bis dopo il centro contro la Fiorentina), i bianconeri impediscono che le vittorie di sabato dell’Inter (sul dignitoso Catania) e della Samp (sul derelitto Bologna) diano vita alla prima vera fuga delle due squadre che si sono dimostrate, finora, le più brillanti e continue della stagione.
Se il volo dell’Inter non sorprende più nessuno, sorprende, invece, la marcia della Sampdoria trascinata dalla spettacolare coppia Cassano-Pazzini che sta, inoltre, esaltando le doti realizzative di Mannini.
Vedremo se i blucerchiati riusciranno a tenere questo ritmo a lungo, oppure se anche questa Samp sarà la classica squadra di Del Neri che parte a razzo per poi perdersi nella seconda fase del torneo.
Già mercoledì sera ne sapremo qualcosa di più: è in programma un Juventus-Sampdoria che rischia, in questo momento, di fare il gioco dell’Inter.  
Mercoledì e giovedì (posticipo Inter-Palermo) si ritorna già in campo per il turno infrasettimanale:
da tenere d’occhio Napoli-Milan, Genoa-Fiorentina e Udinese-Roma.


le pagelle del Doc su Chievo-Milan 1-2
DIDA 8
Salva il banco con una parata da Fenomeno, un minuto prima del gol della vittoria.. forse forse, butto la bambolina voodoo con la sua effige.
ODDO 6,5
La piacevole (ri)scoperta di queste ultime 3 partite: non fa danni particolari e spinge anche, non sembra neanche un terzino del Milan.
NESTA 10
MIGLIORE Durante il viaggio di ritorno per Milano, sembra che il pullman abbia forato nei pressi di Bergamo: da quanto trapela, Sandro a quel punto è sceso e ha spinto la vettura fino a Milanello. Dopo aver messo a letto i compagni, non contento, ha ristrutturato un'ala dell'edificio che non gli andava a genio. Infine è asceso al cielo. VENERATELO
THIAGO 6 La sua fortuna/sfortuna è giocare accanto ad un semidio. Da umano qual è, fa anche bene, ma in un momento cruciale del match scivola e spalanca la porta a Pellissier, poi ipnotizzato da una visione mistica in maglia 13.
ANTONINI 6,5
Al debutto stagionale, offre un assist delizioso a Seedorf, che spreca volutamente per evitare che finisse negli high-lights e, hai visto mai, che finisse in campo anche la prossima volta: Zambrotta nel post-partita è stato visto lucidare le famose ciabatte da mare di Clarence, in segno di ringraziamento.
FLAMINI 6
Si concede un'accelerazione, qualche dribbling secco e persino una ruleta alla Zidane, ma nei contrasti lo si "sente" ancora poco. Il miglior Gattuso/Ambrosini, era una spanna sopra. Ma parliamo dei Gattuso/Ambrosini di una volta...
PIRLO 7
Gioca a tutto campo pur essendo malconcio fisicamente, e confeziona un cross al volo di sinistro che ha dipinto un arcobaleno sul Bentegodi: alla fine, al posto della pentola piena d'oro, c'era il gol del pari.
SEEDORF 6,5
Continua, come a Bergamo, a mancare di freddezza nell'area di rigore, ma è quello che, già nel primo tempo, si sforza di dare un senso logico al nostro gioco d'attacco.
RONALDINHO 5,5
Risplovera il tacco smarcante pro-Antonini che aveva già messo in vetrina a Zurigo l'anno scorso, certamente la presenza di un esterno che va senza palla lo avvantaggia, ma alla fine della fiera, ti accorgi che si è visto solo in quel tiro da un metro su cui Sorrentino fa un mezzo miracolo. Pochinho per la sufficienza.
PATO 6
E' l'intera fase offensiva del Milan, i suoi strappi in velocità sono di gran lunga l'arma migliore che può mettere in campo questa squadra. Serve una gran palla ad Huntelaar, che solo davanti al portiere, nel timore di spezzare il suo record di prolificità, aspetta di farsi anticipare da Morero. Non è colpa sua se il resto dell'attacco latita, non può risolvere, a 20 anni, tutte le partite.
HUNTELAAR 4
PEGGIORE IN CAMPO L'Olandese invisibile prosegue il suo percorso netto. Obiettivo: zero gol stagionali! Puoi farcela Klaas! Con tutte le attenuanti del mondo, non è possibile piantarsi in questo modo lì davanti aspettando non so che cosa. Gilardino almeno quando non veniva servito si rassegnava all'astinenza forzata e faceva da boa. Palo senza cuccagna.
BORRIELLO 5,5
Di lottare lotta, di impegnarsi si impegna, ma continua a sparare a salve, prima di testa, poi col sinistro, poi ancora di testa (per fortuna c'è Sandro). Certo rispetto alla punta ex Ajax e Real, è tutto grasso che cola.
Mister LEONARDO  7 Il Milan soffre, ma neanche troppo, nel primo tempo, più che altro per l'inferiorità numerica. Una volta uscito Huntelaar, la ristabilita parità fa venir fuori un ottimo Milan che mette alla frusta i pandori volanti e merita in pieno la vittoria.

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